Come si può, se si può, misurare la propensione creativa di un’attività, cioé la sua attitudine a generare un flusso creativo? Io voglio provarci, ricavando un indicatore che soddisfi questa curiosità. Esaminando la struttura fisica di Octagone, non lo svolgimento del gioco dettato dal suo regolamento, possiamo dire che il suo scheletro è rappresentato da un piano di gioco con 42 caselle e 42 pedine caratterizzate da una freccia, questo è quanto! Essenziale come una dama ma al tempo stesso ben connotato dalle forme ottagonali delle caselle e delle pedine con le frecce. Da qui fantasia e creatività daranno vita alle diverse interpretazioni del gioco, sia per aspetto che per dimensioni. Diverse tecniche di realizzazione, diversi materiali, e diverse sensibilità hanno effetto moltiplicatore sul numero delle possibili varianti di Octagone.
Pensa, puoi realizzare Octagone : scolpendo, digitando, fotografando, rielaborando, incollando, segando, strappando, fresando, modellando, stampando (anche in 3d), timbrando, serigrafando, illustrando, dipingendo, ritagliando, ossidando, pirografando, avvitando, incastrando, cucendo, annodando, verniciando, ricamando, inchiodando, saldando, fondendo, colando, intagliando, tingendo, aerografando, decoupando, dorando, forgiando e rivestendo ( fattore tecnica = 35, poi ne capirai il significato ). Benvenuti al festival del gerundio! Queste sono le tecniche realizzative che sono venute in mente a me, sicuramente tu ne avrai individuate altre. Con quali materiali è possibile realizzare Octagone? Generalmente direi: metallo, legno, sughero, minerale, carta/cartone, plastica, polistirolo, pasta modellabile, polvere da colata, resina, tessuto e … pixel ( fattore materiale 12 ). Passando dalle soluzioni classiche a quelle più originali aggiungerei queste tre, estremamente diversi tra loro: ghiaccio, rete metallica e cemento. In che modo utilizzarli? Lascio la risposta alla tua fantasia. I supporti utilizzati posso anche essere di recupero come un vecchio tavolino, una specchiera scrostata o una bella cornice pronta a nuova vita. Come la mettiamo con i materiali da riciclare? Se Andy Warhol che da scatole per pagliette in lana d’acciaio pre-insaponate ne ha ricavato opere d’arte, noi qualche soddisfazione potremo togliercela andando oltre la “Pop Art” e diffondendo la “Pop Oct”. Guardati intorno, cosa vedi oltre alle scatole di cartone? Apri la pattumiera e lasciati ispirare, senza inspirare! Bustine di the colorate (very english), vecchie camicie ormai logore, borse e cinture fuori moda, una coperta da reinventare come piano di gioco, riviste lette e rilette ( interessanti per rivestire o utili per ricavarne una ecologica cartapesta), piastrelle disassortite e sbeccate, bottoni di recupero, etichette dalla grafica accattivante, bottiglie e sacchetti di plastica (un must), lattine ammaccate, capsule del caffè (colorate e preziose come gemme), strofinacci ormai bucati ma dalla trama così grunge, gusci di frutta secca capolavori della natura, vassoi/contenitori di polistirolo da ritagliare e rivestire. Dopo esserti mangiato una buona caramella o un cioccolatino gustoso hai mai provato e distendere bene la carta? Molto resistente, lucida, colorata, trasparente e a volte argentata, invece di avvolgere un bonbon quella cartina potrebbe vestire a festa i tuoi scudi. Ci avevi già pensato, vero? Quante materie prime da recuperare per le nostre opere, siamo ormai alla creatività differenziata. Se non è convenzionale la materia prima anche l’utensileria può essere impropria: gli stampi siliconici per dolci e i contenitori cioccolatini del calendario dell’avvento sono ottimi per colate di gesso, polvere di ceramica o resine; dai moduli per rendere carrabili i prati si ottengono eccellenti fustelle per paste modellabili ( creta, das, plastilina o altro ).
Cambiando completamente fronte, qualche versione veramente appetitosa di Octagone la potremmo trovare nel mondo dei cake designer, così il termine “mangiare una pedina” potrebbe avere un significato molto più realistico..
Quindi abbiamo parlato di materiali convenzionali, di recupero, riciclati e commestibili ( fattore origine materiali = 4 ). Octagone può essere un semplice piano di gioco da appoggiare su un tavolo? Non esclusivamente. Personalmente lo vedrei anche appeso a una parete come fosse una stampa o un quadro, oppure, in versione astuccio, potrebbe essere un diversivo per ingannare il tempo durante un viaggio. Volendo potrebbe trasformarsi in un complemento d’arredo ( totem ) inglobandolo in tavolini o altro. Quattro soluzioni diverse che determinano il “fattore Display” pari a 4.
Una volta preso confidenza con le versione naked (e derivate) che utilizzano i colori per distinguere le differenti serie di scudi, potresti anche pensare di cambiare un po’ introducendo elementi caratterizzanti diversi come simboli, grafica, testi o immagini. Tutto questo può essere proposto anche in 3d, aggiungendo volume e texture a scudi e piano di gioco ( fattore caratterizzazione = 5×2 ).
Raccogliendo i vari “fattori” disseminati lungo il post potremmo azzardare la seguente formula creativa dell’indicatore di propensione creativa di Octagone:
IPC Octagone= (F. tecnica x F. materiale x F. origine materiali x F. display x F. caratterizzazione) x Moltiplicatore di condivisione *
* Quando si ha condivisione di esperienze, idee, propositi e progetti all’interno di un gruppo etereogeneo, assistiamo a uno strano fenomeno che sembra minare le basi della matematica più elementare: 1+1 tende inesorabilmente a non risultare più un rassicurante 2, ma piuttosto, almeno, un sorprendente 3. Quindi 3/1+1=1.5 è il reale valore di ogni soluzione creativa condivisa, ed è a tutti gli effetti un moltiplicatore di risorse condivise.
inserendo i rispettivi valori otterremo:
IPC Octagone = (35 x 12 x 4 x 4 x 10) x 1.5 = 100.800
Il valore 100.800 rappresenta il prodotto dei fattori illustrati nel post, quindi potremmo dire che è il numero delle potenziali soluzioni in cui Octagone può essere realizzato. Ogni soluzione a sua volta può avere diverse versioni. Considerando che i fattori citati e i valori degli stessi sono quelli che ho individuato io, sono convinto che tu, al termina della lettura di questo post, potrai già inserirne di nuovi o arricchire quelli dati. Lo stesso farà qualcun altro dopo di te e via di seguito, contribuendo così ad aumentare esponenzialmente il valore di questo indice. Per Octagone quindi possiamo tranquillamente parlare di High Creative Renge (HCR), ovvero di un’ attività con un indicatore di creatività di elevata gamma.
Mi auguro che anche tu possa contribuire al progetto .ORG basato su Octagone e che la tua creatività possa trarne benefici. Grazie anche da parte di chi verrà dopo di te.