Quello di Scarpatetti Arte é stato un’invito a cui non potevo dire di no. La proposta di portare una versione maxi del gioco, un metro per due, e pochi giorni per progettare la grafica e realizzare la versione ad hoc per la manifestazione é stata una bella sfida, vinta anche grazie alla collaborazione di Elisa di Centro stampa Rigamonti (fa parte della “squadra e te l’ho presentata qui). Sono partito dal logo della ”associazione culturale Scarpatetti” che organizza l’evento, l’ho espanso un po’ e aggiungendo tre spennellate di colore ecco fatto il piano di gioco. Per iniziare ogni partita, come tu ben sai, bisogna giocare lo scudo della “dama bianca”, in questo caso rappresentata dal fantasma che veglia sulla via Scarpatetti.
Giocare con un’edizione così grande é stata un’esperienza, un nuovo modo di vedere il gioco ed esplorarne nuove potenzialità. Partecipare ad un evento ricco di creatività come una rassegna artistica é stato piacevole e stimolante, e come accade in questi casi ho passato la notte successiva dormendo pochissimo a causa degli ingranaggi del mio cervelletto che giravano a mille suggerendomi nuove idee e analizzando e valutando i suggerimenti e le proposte ricevute. Ovviamente si é giocato molto e ci siamo divertiti, coinvolgendo i passanti incuriositi in partite a Octagone e illustrando il progetto che c’é dietro ad un gioco semplice e veloce che però richiede testa e attenzione. Grazie ancora a chi ha partecipato e mi ha lasciato un commento.
Ecco un breve video ricordo della manifestazione.
Luca Poletti