Ti consiglio vivamente di guardare il video prima di leggere il resto dell’articolo atrimenti ti rovinerai la sorpresa.
Forse ti stai chiedendo se c’era proprio bisogno di fare un prequel per scoprire cosa c’é stato prima dello spot.
Non bastava solo quello?
Maleducato!
E no che non bastava!
Con tutto l’impegno profuso per trovare gli indirizzi, scrivere le lettere, incollarmi la lingua per chiudere le buste mi sembrava il minimo chiederti sette minuti di solidarietà per condividere la mia fatica.
Scherzi a parte, quasi tutti i video che creo e condivido parlano di una caratteristica di Octagone, come gioco o come ptogetto.
Octagone é controintuitivo, come nel caso dello spot “let it play”; in quale altro spot di Natale si vedono degli amici darsene di santa ragione?
Col questo prequel Octagone é assertivo.
Non mi faccio problemi a chiedere l’aiuto o la collaborazione di chiunque, anche se questa persona é la numero uno nel suo campo e questo può sembrare folle.
Allo stesso modo non mi scompongo e non me la prendo per una risposta negativa, come in questo caso, per un “no”. Oppure due no, anche 5. Anzi 8 “no”!
Ma ti sembra normale che su 8 inviti nessuno si sia degnato di partecipare? Possibile che fossero tutti occupati? A fare cosa?!? Gli offrivo i pizzoccheri, e magari anche un giro di Braulio. Non lo facevano mica gratis!!!!
Ma io non me la prendo, Octagone é assertivo.
Allo stesso modo, se qualcuno dovesse chiedermi un aiuto, io mi ricorderò di quando sono stato io a chiederlo e mi ricorderò quanto ricevunto. Dunque a questi anche io diro: no!!!
Scusa, non guarirò mai della sindrome di Roger Rabbit. Sarò serio.
Un “no” lo considero una delle due risposte possibili e legittime, quindi l’accetto con leggerezza.
Una richiesta di aiuto, d’altro canto, potrebbe rappresentare un’opportunità anche per chi la riceve, come la possibilità di scoprire cose e situazioni sconosciute e interessanti.
L’importante, secondo me, é non fare richieste spropositate o troppo impegnative.
A volte anche un piccolo aiuto può risultare determinante per la riuscita di un progetto, é quanto cerco di ricordarmi quando mi si chiede una mano.
Mi scuso per la mia scarsa prova di attore e lettore fuori campo ma l’alternativa era farti leggere tutte le lettere che ho spedito, quindi penso che alla fine possa andare bene comunque 😉
Dopo aver diretto John Travolta e Uma Thurman nella parodia di Pulp Fiction, ora sarebbe stato il turno di Clooney, Pitt, Depp, Jolie, Aniston e Theron.
Veramente non male.
Purtroppo penso che dovrò rassegnarmi all’idea di non veder realizzato il mio desiderio.
Mi dispiace, in fin dei conti, dopo “Roma, la Hollywood sul Tevere”, volevo solo proporre Sondrio come una piccola Hollywood sull’Adda.
Luca Poletti
P.S. lo screenshot di linkedin é autentico.