Titolo opera 1 : Senza titolo
Titolo opera 2 : Senza titolo
TECNICA USATA : Acrilico
BIOGRAFIA
Arte contemporanea in antichi palazzi. Ed intrattenimenti musicali di Lightair.it il laboratorio creativo di Carlo Basci. E’ il connubio ben riuscito della mostra “Immagine nella contemporaneità” aperta fino a domani a Bormio presso il Mulino Salacrist organizzata dalla Camaver Kunsthaus International con sede a Berlino, ma giunta fino a Sondrio trovando spazio nella galleria d’arte dell’artista decoratrice Simona Cao con cui promuove vulcanici progetti. Grazie a lei, sette artisti di livello internazionale espongono immagini che uscendo dall’anima verso il pubblico diventano emozioni, suggestioni, sensazioni, trovando un linguaggio mondiale comune. L’italiano Roberto Rossatti – “Il canto del gallo” – con i suoi volti abbozzati dai colori sgargianti in uno stile che richiama Picasso e Kandinsky, Alessandro Consonni con l’opera “Insomnia”, che con le sue pennellate chiaro scure tendenti al bianco per effetti ottenuti esclusivamente utilizzando la spatola tende ad estremizzare la pittura figurativa trasformandola in astrattismo post impressionista con valenze neorealiste. Il giovane americano Ryan Spring che gioca su grandi tele la sua musicale primordialità espressa in volti ed ambienti en plein air come “Roccabilly”. O le figure femminili dell’inconscio appena abbozzate che emergono fumose dalle tele della norvegese Charlotte Enghelaart, piuttosto che le sculture di Pieralberto Filippi pulite, rappresentanti corpi sinuosi e morbidi in bronzo. Affascinanti i paesaggi sfumati col pastello dai tratti tenui a rappresentare pioppeti o pianure immerse nelle nebbie che rievocano come visti da un treno i territori sconfinati dalla Svezia, patria di Karl Johan Lilleskold. E dulcis in fundo le tele dominate dall’oro di Simona Cao, solari, vivaci, dalle forme tondeggianti; Da tutti si scosta la Cao con un back round di decoratrice: i suoi pannelli un po’ kitch su cui quando è felicemente ispirata getta paste stucchi sabbia pietre dure e cemento, sono realizzati anche con tutta la storia che si porta dietro il materiale di riciclo, come pezzi di specchio – carta – acciaio, impastati con brillantini e porporina. “Decoro” è uno dei suoi pezzi forti ispirato alle vesti delle dame dei quadri di Klimt, per non parlare di “Impulso” una manciata di vento rosso e giallo espressione del suo stile irruente con cui Simona riesce ad esprimere il suo lato selvaggio. “E se sto un po’ senza dipingere ne sento la mancanza è come se il tempo non avesse senso”.
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