La cronaca di queste ore é concentrata sui funerali della regina Elisabetta II.
Non so cosa tu pensi di lei, se sia stata un buon esempio o una persona da contestare, ma é indubbio che sia stata sempre al centro della scena mondiale. Aveva un ruolo ed uno stile che la rendevano unica, e per questo la possiamo definire tranquillamente un’icona.
Alla notizia della morte della sovrana ho vissuto quel momento di incredulità che ti assale quando sparisce una persona che é sempre stata presente nella tua vita, anche se l’hai conosciuta solo attraverso i media, e pensi che ci sia sempre stata.
Elisabetta II rappresentava in modo credibile la tradizione monarchica, con i suoi rituali e i suoi simboli, di una grande nazione che, apprezzabile o meno, é stata al centro di un impero.
Sicuramente la sovrana é amata da molti, ne sono testimonianza le ore di attesa che sudditi e no si sono fatti in ordinata fila per darle l’ultimo saluto, con vip al fianco di persone comuni.
Un’intera nazione si é ritrovata unita nel suo ricordo.
Bene, questa era la parte seria del post, ora riprendiamo con le abituali considerazioni fuori luogo.
Vedendo sfilare il feretro mi sono immaginato che dai fiori posti sulla bara spuntasse una manina avvolta in un guanto bianco che salutava la folla come faceva lei, per l’ultima volta.
Ho anche pensato di realizzare un video del genere, ma ho avuto il timore di essere frainteso e, forse sbagliando, ho desistito.
Appena ho avuto notizia della morte della sovrana e averla metabolizzata mi sono trovato ad affrontare un piccolo dilemma.
Come tu sicuramente ben sai l’ultimo riconoscimento ottenuto da Elisabetta II é stato il premio internazionale “la regina di Octagone” quale sovrana più amata e longeva al mondo.
Il regolamento del concorso riconosceva alla vincitrice una copia personalizzata del famoso gioco in scatola Octagone ad opera dello stesso autore (sono qui, sono io!) con relativa consegna nelle mani alla regina.
E adesso?
Lascio cadere il tutto per evidente indisponibilità della destinataria a ricevere il premio, oppure tener fede all’impegno preso, completare l’edizione speciale e poi consegnarlo a …
Se a vincere il premio fosse stata una qualsiasi persona probabilmente (forse) mi sarei fermato, ma come già detto Elisabetta II é un’icona, e come tale destinata all’immortalità.
Quindi concluderò il mio lavoro e lo consegnerò … a Elisabetta II.
Sarà un pochino più complicato del previsto, ma Elisabetta II avrà la sua copia personalizzata di Octagone.
E poi non mi piace lasciare i lavori a metà.
Luca Poletti