Per un mese intero, dal 15 aprile al 14 maggio, ho condiviso con il pubblico lombardo dieci tappe dimostrative nelle province della regione, spostandomi in treno, più una tappa speciale.
Totale: 2482 KM
Nella tappa speciale mi sono presentato al museo della scienza e della tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano con divisa d’ordinanza, per fare qualche scatto con i treni d’epoca, ma non solo.
Dei simpatici turisti mi hanno chiesto di posare con loro per una foto ricordo, così come ho fatto con la custode del sito. Fuori programma che resteranno dei felici ricordi.
Purtroppo per due province non c’è stata la possibilità di organizzare le rispettive tappe, giuro però di averci provato fino alla fine ma non c’è stato verso.
Quindi due tappe cancellate, in perfetto stile Trenord.
Ho voluto fare questo tour per tornare in mezzo alla gente, volevo il contatto analogico che ho sempre voluto e incoraggiato dal primo giorno che ho lanciato il progetto Octagone.
Mi servivano delle risposte, dovevo rinfrescarmi le idee.
Dal momento che non posso dedicarmi a tempo pieno a Octagone questo evento mi ha allontanato inevitabilmente da altre attività del progetto, ugualmente meritevoli e forse con scadenze più ravvicinate, che verranno inevitabilmente rallentate.
Forse avrei potuto e dovuto ricontattare le aziende conosciute in fiera, online oppure visitate di persona.
Vendere o raccontare?
Meglio pensare a vendere, per poter finanziare il progetto, oppure spiegare il cos’é e il perché di octagone?
Va beh, cercherò di recuperare, in questo perpetuo rincorrere le idee che mi appaiono all’orizzonte.
Una sola ragione mi permette di resistere in questo stato di perenne apnea: la passione.
Come In ogni viaggio importante i ricordi più belli vanno oltre ai luoghi che si visitato, anche perché ho avuto poco tempo per farlo, ma sono più legati alle persone che si incontrato. Ognuna di queste, sei vuoi ascoltarla, ti regala qualcosa. Sta a te coglierla.
Chiacchierare con chi ha collaborato a organizzare, confrontarsi con colleghi autori , ascoltare i giocatori. Questa é la vera ricchezza.
Passare del tempo insieme
Passare del tempo insieme, anche pranzando o cenando, sono felicissimi momenti che hanno accompagnato questo mese a spasso per la Lombardia.
Bei ricordi, come quello del bimbo con disturbi autistici che per 23 minuti presta attenzione continua al gioco, con grande stupore della mamma, che cronometra e monitora ogni attività del figlio, come previsto dalla terapia. La stessa mamma che mi ringrazia e mi fa i complimenti.
Già questo potrebbe bastare per giustificare tutto lo sbattimento del tour.
Poi c’é chi si ferma a fare diverse partite e anche se non compra il gioco va bene uguale: ho guadagnato in altro modo, gustandomi il suo coinvolgimento.
Tra questi anche giocatori espertissimi che mi danno consigli, fanno i complimenti per il gioco, la confezione e per come lo propongo.
La nuova versione da viaggio ha superato brillantemente l’esame, riscuotendo molti apprezzamenti.
Parlando del Tour, la difficoltà più grande non é stata trovare le idee e cercare di realizzarle, con tenacia e passione ci riesci, ma piuttosto convincere altre persone a partecipare attivamente al progetto.
Non potendo organizzare a distanza le tappe del tour, trovare location e promuovere in loco gli eventi dovevo necessariamente coinvolgere realtà sul posto.
Sono stato fortunato perché alcune collaborazioni sono state strette con persone che non mi conoscevano e si sono fidate di quanto ho loro raccontato.
Oltre a loro ringrazio Rezia Design, che in un modo o in un altro non si perde nulla del progetto Octagone, e Michela Chiecchi che con il suo atelier ha creato la divisa d’epoca che ho fieramente esibito durante il tour.
Quelli che vedi qui sotto sono i loghi delle realtà che hanno aderito ma posso dire che almeno altrettante sono state contattate e in modo più o meno elegante hanno declinato l’invito, alcune sinceramente a malincuore.
Octagone é un progetto assertivo, chiedo spudoratamente e liberamente la collaborazione di chi ritengo interessante, indipendentemente da quanto sia “grande”, ben sapendo che la riposta potrà essere, altrettanto liberamente, un no.
Cos’ha comportato organizzare il tour Ticket to Rise?
É stato un lavoro impegnativo:
Contatti con potenziali collaboratori.
Individuare la location delle tappe e, dove possibile, fare sopralluoghi.
Pensare e realizzare elementi complementari coerenti col tema delle ferrovie anni ‘30, come la divisa da capotreno o i biglietti ferroviari dei giocatori da obliterare alle diverse tappe, attestando vittorie e sconfitte.
Progettare e confezionare una versione ad hoc di Octagone in 100 esemplari
Promuovere l’evento online con video e locandine.
Curare l’attività social.
Progettare e realizzare il logo di Trans Lombardy Express.
Improvvisare, come la’uscita al museo della scienza e della tecnologia di Milano.
Raccontare tutto questo.
Anche questo dimostra quanto Octagone ormai non sia più solo un gioco ma piuttosto un progetto creativo.
E la cosa mi gasa parecchio.
Iniziative come il tour ti permettono di ampliare gli orizzonti e di scorgere sempre qualcosa di nuovo.
Se vuoi rivivere le tappe del tour ai seguenti link trovi i post pubblicati sulla pagina facebook di Octagone:
Tappa Speciale al Museo della scienza e della tecnologia.
Ma il viaggio non é finito…
Luca Poletti